Le emozioni come strumento di connessione e comunicazione efficace

Non c’è un momento della vita in cui le emozioni non siano presenti, sono parte di noi, sono nel nostro corpo. Possiamo non esserne consapevoli, sentirle più o meno intensamente, o scegliere di non mostrarle, ma ci siamo comunque immersi. Se pensiamo alle emozioni come al motore delle nostre azioni, come all’energia che ci fa muovere, e che guida i nostri comportamenti, diventa molto importante non ignorarle e anzi imparare a conoscerle e a gestirle.

Tu chiamale se vuoi emozioni

Candance Pert
Candance Pert

È dal lontano 1985 che la neuroscienziata americana Candace Pert ha dimostrato come le emozioni alterino chimicamente le cellule spingendo i peptidi a trasportare messaggi chimici nel corpo. Ogni emozione ci predispone ad un’azione diversa, il nostro corpo vuole istintivamente assumere una postura, un’espressione ed un linguaggio di un certo tipo. La gioia ci spinge a festeggiare, la tenerezza ad abbracciare e la rabbia ad inveire, a punire a buttar fuori.

Queste, però, sono solo le “predisposizioni”, poi le convenzioni sociali e familiari o le nostre abitudini ci possono portare a fare cose diverse, a volte scegliendolo, ma spesso invece, in modo inconsapevole, ci freniamo e l’emozione resta lì, bloccata, nel corpo.

Le 7 emozioni del mondo

Paul Ekman
Paul Ekman

Alcune emozioni sono “espresse” dal nostro corpo istintivamente con le stesse identiche espressioni facciali trasversalmente in tutte le culture del mondo.

Lo ha dimostrato dopo anni di ricerche lo psicologo e ricercatore Paul Ekman che ha individuato e definito sette emozioni universali:

  1. rabbia,
  2. tristezza,
  3. disgusto,
  4. disprezzo,
  5. paura,
  6. felicità
  7. e sorpresa.

Imparare a riconoscerle può aiutarci a comprendere cosa ci stia succedendo e cosa stiano provando le persone con cui parliamo. Possiamo riconoscere e dare un nome alle nostre emozioni anche prestando attenzione alla postura e alle sensazioni che sentiamo nel nostro corpo: freddo, calore, chiusura, apertura sono tutti messaggi che il nostro corpo ci manda. Nel 2014 un gruppo di ricercatori di varie università e laboratori di ricerca europei e americani ha pubblicato uno studio che rivela il legame fra sensazioni corporee ed emozioni e di nuovo come queste sensazioni siano traversali alle varie culture.

Cosa ci comunicano le emozioni?

La paura può segnalare che ci sentiamo in pericolo ed esprime il bisogno di sicurezza. La soddisfazione ci dice invece che ciò che stiamo vivendo è in linea con i nostri bisogni. La rabbia arriva quando pensiamo che qualcosa di ingiusto sia stato commesso e spinge all’azione a buttare fuori verso l’esterno l’energia mentre la tristezza porta con sé il senso della perdita di qualcosa e spinge alla chiusura, al ritrarsi.

Alla base c’è un grande bisogno di connessione, di vicinanza.

Capire le emozioni

Capire le emozioni

Imparare a riconoscere le nostre emozioni, può permetterci di capire cosa ci sta succedendo e di cosa abbiamo bisogno.

Non possiamo evitare di provare una certa emozione.

Arriva a seconda degli eventi che ci troviamo a vivere, non possiamo evitare di spaventarci o di arrabbiarci, ma possiamo decidere di non farlo diventare lo stato d’animo con il quale viviamo, ma solo se ce ne accorgiamo.

Le emozioni guidano anche il nostro corpo

Diverso è avere paura di un pericolo circoscritto dal vivere nell’ansia senza neanche sapere più quale è la causa. Ognuno di noi vive in uno o due stati d’animo prevalenti. Forse è più facile riconoscerlo negli altri che in noi, lo vediamo nei nostri familiari ed amici, ma quanto siamo capaci di definire il nostro? E quanto ci è utile? Quali azioni ci porta a fare o a non fare? Quale linguaggio ci spinge ad utilizzare? È utile alla nostra vita o forse possiamo scegliere di vivere con un umore diverso per guidare azioni diverse? Entrare in una riunione con l’ansia ci porterà a comunicare con il corpo, il tono di voce e le parole che sceglieremo in modo sensibilmente diverso dal guidare la riunione con l’ambizione o l’entusiasmo o la tranquillità e i risultati che otterremo potrebbero essere molto diversi. Impossibile? Così come le emozioni influenzano il corpo, la postura ed il linguaggio, allo stesso modo possiamo usare il nostro corpo per influenzare il nostro stato d’animo.

Possiamo utilizzare il respiro e il movimento o la postura per influenzare le emozioni e possiamo anche prestare attenzione ai nostri pensieri per ri-orientarli in una direzione che sia utile al risultato che vogliamo ottenere.