Intelligenza emotiva: un team migliore grazie alle soft skill

“In una scala da 0 a 10, a che punto sei rispetto alla persona che vorresti essere?”

Chiudete gli occhi e rispondete mentalmente.

Sappiate che questa domanda – non così inusuale – è stata posta anche al monaco buddista Matthieu Ricard, nominato nel 1989 interprete francese del XIV Dalai Lama.
Ricard rispose: “Oh, forse sono a 4 su 10.” 

L’intelligenza emotiva ci può aiutare a diventare di più quello che vorremmo essere.

Che cos’è l’intelligenza emotiva?

Essere la versione migliore possibile di noi stessi.

Ecco come potremmo definire – in qualche parola – l’intelligenza emotiva. Ovviamente è molto più complesso, esattamente quanto lo è riuscire ad applicarla.

La definizione di “emotional intelligence” è stata coniata nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer:

“the ability to monitor one’s own and other people’s emotions, to discriminate between different emotions and label them appropriately, and to use emotional information to guide thinking and behavior”

L’intelligenza emotiva può essere vista come la capacità di percepire, comprendere e gestire i propri stati d’animo e le proprie emozioni, nello specifico: la capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, la capacità di utilizzare e regolare le proprie emozioni e quelle degli altri, la capacità infine di usare le informazioni emotive per guidare il pensiero e i comportamenti e quindi promuovere la crescita emotiva e intellettuale.

L’intelligenza emotiva è quindi l’insieme delle soft skill necessarie per gestire con efficacia le interazioni sociali che provocano emozioni, favorendo di conseguenza un ottimo scambio comunicativo, incrementando la capacità di problem solving, stimolando il pensiero costruttivo e permettendo il raggiungimento di migliori risultati.

Per abilità soft – appunto – intendiamo una particolare abilità e competenza di un soggetto propedeutica all’interazione efficace e produttiva con gli altri.

Gestire le proprie emozioni e saper riconoscere quelle altrui permette di sviluppare e allenare alcune competenze “soft”, molto apprezzate in contesti sia professionali che non, come :

  • competenze comunicative;
  • competenze di leadership;
  • competenze nella soluzione dei conflitti;
  • competenze nella soluzione dei problemi;
  • competenze nel prendere decisioni.

Tutte competenze che accrescono la capacità di lavorare in gruppo, di guidare e di cooperare per il raggiungimento degli obiettivi, con un impatto straordinario sulle performance individuali.

Sono abilità molto più difficili da acquisire, almeno in modo convenzionale, e anche più difficili da misurare, rispetto alle “hard skills” che, al contrario, rappresentano competenze specifiche e trasmissibili, che possono essere definite e misurate

Il metodo Strengths Coaching

L’intelligenza emotiva consente di scegliere cosa dire e cosa fare, come comportarsi, come controllare le reazioni istintive, senza “andare in automatico”.

I talenti delle persone del tuo team, senza lo sviluppo dell’intelligenza emotiva non verranno usati consapevolmente, ma potrebbero essere limitati o, peggio, esasperati come espressione automatica ed esagerata di un bisogno.

Lo psicologo Donald O. Clifton che ha teorizzato il metodo Strengths Coaching ®, ha identificato le 34 principali tipologie di talenti che danno informazioni precise e personalizzate su quali ognuno possiede in misura maggiore o minore.

Ed è proprio grazie allo sviluppo dell’intelligenza emotiva che è possibile riconoscere le proprie aree di talento ed utilizzarle, sfruttando così appieno le nostre risorse e diventando la migliore versione di noi stessi.

I talenti sono i pensieri, le sensazioni, i comportamenti che ci vengono in modo spontaneo, naturale e rappresentano il nostro vero potenziale. Sono le modalità con cui rispondiamo alle situazioni. Sono i comportamenti che ci consentono di avere successo e sono le forze trainanti alla base della performance. Influenzano la nostra agilità, la velocità, l’attitudine, la fiducia in noi stessi e la nostra efficacia, il modo in cui prendiamo le decisioni e costruiamo le relazioni.”

10 soft skill da trasmettere al tuo team

Inserita tra le prime 10 competenze richieste entro il 2020 dal World Economic Forum, l’intelligenza emotiva riveste sempre più importanza nel mondo del lavoro.

Secondo la teoria dell’apprendimento sociale di Albert Bandura, le persone imparano principalmente attraverso i comportamenti osservabili dagli altri.

Ecco quindi che “dare il buon esempio” può portare il tuo team a sviluppare intelligenza emotiva, crescere e diventare più unito ed efficace.

Queste sono le 10 soft skill più richieste nel mondo del lavoro:

  1. Problem solving di situazioni complesse: trovare in modo rapido soluzioni efficaci;
  2. Pensiero critico: superare abitudini consolidate e visioni parziali;
  3. Creatività: soluzioni alternative, anche inusuali, utilizzando anche il pensiero laterale;
  4. Gestione delle persone: saper motivare, premiare o sanzionare i collaboratori
  5. Coordinarsi con gli altri: capacità di lavorare in team sapendo gestire priorità;
  6. Intelligenza emotiva: la capacità di comprendere e gestire le proprie e le emozioni altrui, con la consapevolezza che le emozioni influenzano i comportamenti e le dinamiche tra le persone;
  7. Capacità di giudizio e decisionale: saper gestire le fasi di incertezza e indicare le soluzioni nel momento opportuno;
  8. Orientamento al servizio: la capacità di essere collaborativi;
  9. Negoziazione: saper gestire piccole e grandi trattative;
  10. Flessibilità cognitiva: adattare il proprio comportamento ai contesti.

Conclusioni

La consapevolezza dei nostri talenti, di quell’insieme unico di emozioni, pensieri e comportamenti che ci ha permesso di raggiungere i risultati a cui siamo arrivati, che ci ha accompagnato nella nostra vita è la chiave per il nostro successo.

Imparare a riconoscerli, svilupparli ed utilizzarli al meglio, consapevolmente, è l’unico modo per crescere raggiungendo obiettivi ambiziosi con soddisfazione e autenticità, senza cercare di diventare qualcosa di diverso da ciò che siamo, ma solo diventando la migliore versione di noi stessi, per noi e per quelli che guidiamo.